In questo lavoro bisogna avere mille sfaccettature, essere prima una persona e 5 minuti dopo un’altra, e questa è una delle cose che secondo me rende lo speakeraggio affascinante.
In un turno in cui si incidono spot radiofonici si puo’ passare dall’essere felici per aver scoperto qualcosa di nuovo, ad essere istituzionali per informare su un argomento di interesse per la collettività, fino a divertirsi imitando un accento, che magari ci porta alla mente anche bei ricordi.
Cartolinformatica è una cartoleria di Roma che per il suo spot ha voluto una caratterizzazione napoletana, facendo leva sui modi di dire campani tipo “cellulare portatile” per dire telefonino e sulla tipica abitudine di spostare gli accenti di nomi e parole in punti discretamente casuali.
In questo spot sentite il mio napoletano e quello di Gaetano Lizzio, noto collega che ricordo con affetto anche nell’audiolibro Io uccido di Giorgio Faletti, tanto per tornare al tema delle sfaccettature.