Ha ragione il mio collega e amico Paolo Balestri, quando dice che
per fare il voice talent non basta solo saper parlare.
Oggi infatti, per fare il nostro lavoro al meglio bisogna saperne un bel po’ di hardware (microfoni, processori, schede audio ecc), di software (multitraccia, VST) e da un po’ è necessario avere anche una discreta conoscienza della rete e delle sue possibilità. Sì, perchè di questi tempi non è detto che per registrare si debba andare in studio.
Tanti colleghi hanno fatto come il sottoscritto: hanno imparato cio’ che c’era da imparare, messo insieme le loro competenze e si sono creati un home studio per incidere le proprie produzioni senza muoversi da casa. In questo articolo su radiospeaker.it do un po’ di consigli sulle cose da acquistare per realizzare un home studio di base per registrare la propria voce ad una buona qualità.
In un home studio che si rispetti, al giorno d’oggi non puo’ mancare la possibilità di collegarsi con qualsiasi altro studio del globo terrestre per registrare, diretti a distanza da chi si occupa della produzione.
Tutto questo è possibile grazie al browser Google Chrome e a servizi come IPDTL o Source Connect Now, di cui ho già parlato qui sul blog. Entrambi i servizi prevedono il pagamento di un canone annuale e permettono di collegarsi con chiunque abbia un PC o un mac con Chrome, anche se questi non ha un account pagante.
Una volta collegati è possibile trasmettere e ricevere audio, video e testo. Si puo’ quindi leggere lo script direttamente dalla finestra di Chrome, oppure doppiare un personaggio guardando il video che viene trasmesso dall’altro capo del mondo, con la sicurezza che la qualità dell’audio registrato sarà eccelsa grazie al codec Opus.
Tutto molto bello insomma, e tutto a un costo relativamente contenuto (poco piu’ di 100€ all’anno).
Se però avete a disposizione un server dedicato o un VPS (che magari già usate anche per servizi di streaming o simili), sappiate che potete utilizzarlo anche per collegarvi con chi volete in alta qualità, risparmiando quindi sui costi dei servizi di cui vi ho parlato sopra. Come? Con Team Talk 5, installabile volendo anche sul proprio PC (dovrete però aprire la porta 10333 in modalità TCP e UDP sul vostro router).
Team Talk è un software col quale creare conferenze. All’inizio della sua storia era particolarmente utilizzato dai videogiocatori, perchè un canale puo’ supportare fino a diversi partecipanti. Fino alla versione 4 i codec disponibili con i quali veicolare l’audio erano sicuramente validi, ma non abbastanza da poter registrare una produzione audio degna di tale nome.
Da poco invece, con il rilascio della versione 5 di Team Talk è stato aggiunto il supporto al codec Opus, che noi già conosciamo proprio grazie a IPDTL e simili. è possibile creare un canale (una stanza di chat) impostando Opus come codec audio a 128 o 192 KBPS, per una qualità ottimale.
Se è vero che ora anche con Team Talk è possibile usare Opus allora è altrettanto vero che possiamo utilizzare questo semplice programmino (disponibile anche in versione portable, senza installazione) per farci registrare da chiunque.
Qualche piccolo svantaggio ovviamente c’è, anche se in alcuni casi potrebbe trattarsi di cose trascurabili: servizi come IPDTL permettono infatti di regolare la qualità dell’audio in ricezione e in trasmissione, consentendoci ad esempio di mandare l’audio a 128 KBPS ricevendo però il nostro interlocutore a 56 KBPS per risparmiare banda. Questo con Team Talk non è possibile, la qualità audio è data infatti direttamente dal canale e non dal singolo utente.
Con Team Talk non è poi possibile trasmettere video, ma solo audio. Si possono però leggere i testi, che possono essere incollati nella finestra di chat disponibile.
Team Talk si divide in 2 parti, un client ed un server. Entrambe le applicazioni possono coesistere sulla stessa macchina, va da se che se scegliamo di utilizzare Team Talk su un server dedicato o su un VPS in Germania, ad esempio dovremo fare i conti con una latenza maggiore rispetto a quella che avremmo se utilizzassimo esclusivamente la nostra connessione. Tuttavia con Opus in genere la latenza non è mai superiore a 500 millisecondi e quindi, per ragioni di stabilità vi consiglio di utilizzare un server esterno al vostro computer.
Vale dunque la pena provare Team Talk per le nostre sessioni di registrazione. Per farlo scaricatelo dal sito ufficiale, [/urlinblank]bearware.dk, dove troverete le versioni del client e del server per Windows, Mac e Linux. E se non volete installare il server sul vostro PC perchè magari avete problemi di configurazione e non avete un server o un VPS, vi ospito volentieri per un piccolo test. [urlinblank=https://www.marioloreti.net/contatti/]Contattatemi e ci lavoriamo insieme.