Parlare è una delle attività neuromuscolari più complesse e bilanciate compiute dall’essere umano, una persona è in grado di pronunciare in media 150 parole al minuto e, per ognuna di queste parole il nostro cervello sa esattamente quali muscoli deve muovere e come deve muoverli, questo anche in base ai contesti in cui ci troviamo e a quello che stiamo dicendo.
Da piccolo per riuscire bene negli scherzi telefonici e imparare a ingannare con la voce mi divertivo a fingere di parlare al telefono con qualcuno nelle situazioni piu’ disparate ritrovandomi, di fatto a riprodurre quelle che, una volta diventato grande avrei chiamato “intenzioni” (quelle che i giornalisti italiani sbagliano continuamente).
Sono rimasto abbastanza basito tempo fa, quando ho scoperto che per pronunciare una singola frase ci vogliono la bellezza di 100 muscoli che, ovviamente devono essere anche coordinati tra loro. La cosa è interessante anche perchè, sempre secondo questo meccanismo, nel caso in cui volessimo dire una bugia il nostro cervello tenterebbe di simulare in tutto e per tutto i movimenti (e quindi anche le espressioni facciali) che utilizzeremmo in determinate situazioni e contesti.
Questo spiega perchè, quando si registra uno spot è utile aiutarsi con i movimenti. Muoversi ci aiuta a mentire a noi stessi e quindi a immedesimarci di piu’ nella situazione in cui il testo e il cliente ci chiedono di catapultarci.
Un bravo speaker quindi, così come un bravo doppiatore secondo me deve saper anche un po’ mentire per riuscire bene nel suo lavoro e quindi far arrivare le parole in modo convincente.