Sono le 0.35 e la giornata oggi è stata molto intensa. Non ho da fare, in altri periodi il mio cervello avrebbe approfittato di un momento come questo per cominciare ad esibirsi in inutili congetture.
Sarà perchè sono uscito da poco da un periodo estremamente negativo sotto ogni punto di vista, ma adesso mi sento veramente bene. Trascorro le mie giornate molto serenamente cercando di rispettare le scadenze date dal lavoro e dalla vita in generale e credo di non avere motivi per dubitare di me, dei miei comportamenti. Solo una vocina mi risuona in testa, e afferma con convinzione: “sei un tipo composto!”
Chi mi conosce e parla di frequente con me avrà avuto modo di accorgersi che, nel formulare le frasi che compongono un concetto sto molto attento a usare il vocabolo giusto, a ricercare quelle parole che magari allungano un po’ il brodo ma che mi piacciono per le loro caratteristiche fonetiche.
Questo per i miei genitori è sempre stato motivo di orgoglio, a loro faceva molto piacere che la gente da piccolo mi dicesse “sei un bimbo ma parli come uno grande!” così hanno sempre continuato a correggermi facendomi notare i miei strafalcioni.
Questo mi ha portato a parlare un italiano corretto ma a volte estremamente ricco di aggettivi che rimarcano, ad esempio, le qualità di un oggetto. Un italiano per cui molte, troppe persone mi prendono per i fondelli, ehmm, scusate… per il culo.
Questa è una cosa che è sempre successa, ma in questo periodo c’è qualcuno che me lo sta facendo notare in un modo decisamente esilarante.
Sto parlando di Marta, una ragazza che ho avuto la fortuna di conoscere grazie alla nostra passione in comune, la radio. Marta e’ una persona estremamente simpatica, intraprendente e molto, molto dolce (anche se tende a non dimostrarlo)
Ci siamo conosciuti per ragioni puramente lavorative, ma tra noi è nato subito un rapporto estremamente positivo: passiamo molto tempo a sfotterci allegramente e personalmente credo di non aver mai riso per tanto tempo di seguito con una persona del sesso opposto. Insomma, un vero spasso!
Però… c’è un però: Marta è una di quelle persone in grado di farmi ridere davvero, il problema è che mi trovo in una situazione per cui sono costretto a mandar giù qualsiasi cosa: non posso neanche fingere di prendermela, non avrei la benchè minima soddisfazione… non ci crederebbe neanche a morire, anzi probabilmente provocherei una battuta sulla battuta. Ecco quindi che in un attimo sono a confronto con Luca Ward (lo so, non c’è storia… è questa la cosa divertente, non fate quelle facce!) e in numerose altre situazioni inenarrabili tra cui quella che mi ha spinto a scrivere questo post, la sua frase: “sei un tipo composto!” “tu pure se devi dire aho lo dici in modo composto”, ecc ecc… giuro che se riesco a registrarlo posto un file audio dove vi faccio sentire come mi imita!
Ma non è l’unica persona che lo fa, qualcuno infatti neanche troppo tempo fa si divertiva a fare l’imitazione di quando sono arrabbiato, e anche quella è molto bizzarra.
Infatti in genere posso anche essere incazzato come una iena, ma non alzo mai la voce (mi serve per altri scopi) e a quanto pare il mio italiano strambo rimane invariato… quindi giù con gli sfottò.
Vi giuro… sono uno speaker, si, ma a volte pagherei per non parlare come parlo, per non avere quella capacità di ascoltarmi e correggermi costantemente, per cancellare gli esercizi di dizione imparati e messi in pratica grazie alla carissima Floriana Ferrer… Marta che pronuncia quella frase non la sopporto più!
Ovviamente scherzo, ma rimane il fatto che mai nessuno ha saputo giocare su certi tasti dolenti in questo modo… Marta, sei grandiosa!