Dopo questa pausa dal blog per le vacanze estive, oggi voglio raccontarvi le varie figure professionali e tutte le fasi utili alla realizzazione di spot radiofonici e televisivi efficaci.
Dietro alla realizzazione di radiocomunicati o di pubblicità televisive ci sono diverse figure: colui che scrive lo spot è il copy, poi c’è lo speaker, e ancora il tecnico del suono. In caso di spot locali capita spesso che sia la stessa persona ad occuparsi di tutti e tre gli aspetti, questo è cio’ che capita anche a me quando mi occupo della creazione di spot radiofonici.
Bastano 30 secondi e uno spot efficace per convincere qualcuno della buona qualità di un prodotto. Ma cosa conta davvero per la buona riuscita di una campagna pubblicitaria?
I fattori che contano sono diversi: il testo, la voce e le appoggiature delle parole, la base musicale e il montaggio. Cerchiamo di analizzarli separatamente.
[h=2]Scrivere i testi degli spot radiofonici
[/h]Scrivere il testo di uno spot puo’ sembrare banale, ma non è esattamente cosi’. I clienti che scelgono di pubblicizzare in radio o in tv la loro attività con delle campagne locali molto spesso trascurano il testo inserendo quasi solo lunghi elenchi di marche e aggettivi qualificativi a sproposito, rendendo inutile la campagna. Quali sono allora le regole per la scrittura del testo di uno spot pubblicitario?
Premettendo che le regole vanno adattate a seconda del testo che si sta scrivendo, perchè una pubblicità radiofonica o televisiva funzioni davvero è importante mettersi dalla parte di chi userà il prodotto e chiedersi: A cosa serve cio’ che pubbliciziamo? In cosa si distingue dagli altri prodotti della concorrenza, e perchè?
Comprese le caratteristiche peculiari di cio’ che stiamo promuovendo dovremo domandarci cosa si aspetta l’utente, cosa cerca nel prodotto. Solo a quel punto riusciremo a capire che tipo di linguaggio utilizzare e, di conseguenza il taglio da dare allo spot pubblicitario. Nel testo potremo poi spiegare cos’è il prodotto, a cosa serve e inseriremo una cosìddetta “chiamata all’azione”
Questa dovrà indurre l’utente a compiere l’azione necessaria per acquistare il tanto pubblicizzato oggetto. Molto spesso la chiamata all’azione è semplicemente un qualcosa del tipo “Provalo subito, vai su www.nomeprodotto. it” e viene inserita immediatamente prima dell’eventuale slogan, che serve tra l’altro per far sì che gli utenti si ricordino del marchio. Se vi dico “perchè voi valete…” vi viene in mente qualcosa?
[h=2]La voce dello speaker e le appoggiature delle parole
[/h]Quando sento uno spot in un’altra lingua che non è l’inglese mi viene sempre da pensare
“Mamma mia, li fanno tutti uguali, solo noi abbiamo 3000 appoggiature e altrettanti modi diversi per dire la stessa cosa”.
Certamente il mio parere è influenzato dal fatto che non conosco la lingua che sto ascoltando, una cosa però è certa: l’italiano gesticola, e per questo ci prendono in giro anche all’estero. Oltre a gesticolare però, l’italiano parla anche una lingua ricchissima di vocaboli, appoggiature, modi di dire, inflessioni.
E’ per questo che registrare spot pubblicitari non è facile: uno speaker deve sapere esattamente dove appoggiare le parole, ovvero su quale parola porre l’accento all’interno di una frase. Una appoggiatura errata, in certi casi puo’ addirittura cambiare il significato della frase che si sta dicendo: non è detto che sia una sola appoggiatura sbagliata a rendere lo spot inutile, ma di sicuro lo rende meno efficace e meno d’impatto.
E’ inoltre importante che, oltre ad appoggiare le parole giuste lo speaker abbia anche una ottima dizione e una articolazione che gli permetta di parlare veloce senza mangiarsi nessuna lettera, perchè il messaggio rimanga nei fatidici 30 secondi e sia perfettamente comprensibile.
Capita a volte che non si riescano a mettere insieme tutti questi elementi nel modo piu’ corretto e quindi si sbagli qualcosa, in questo ci viene in aiuto il vantaggio, almeno in questi casi, di poter cancellare e ri registrare anche se io, per quanto possibile durante la registrazione degli spot cerco sempre di dare il massimo perchè sia buona la prima.
[h=2]L’editing e il montaggio degli spot
[/h]
L’editing e il montaggio di uno spot è la fase subito successiva a quella dell’incisione. In questo step ci si occupa, nel caso in cui i tempi siano stretti o i respiri non siano necessari di tagliarli unendo i vari pezzi di audio per risparmiare secondi utili.
Poi si sceglie una base adatta da alcune librerie musicali create allo scopo, si edita la base in modo che segua le evoluzioni dello spot e la si sovrappone al parlato, talvolta tagliando dalla musica alcune frequenze con un equalizzatore per lasciare piu’ spazio alla voce e fare quindi in modo che questa risulti piu’ presente.
Riascoltiamo poi un paio di volte e, se si è rimasti nei 30 secondi (nel caso di spot locali c’è un po’ di tolleranza, si puo’ arrivare anche a 32) si esporta il file nel formato richiesto dal cliente (il piu’ utilizzato è il formato MP3 a 320KBPS stereo) e si invia il tutto via email, FTP, Dropbox o nel modo che si preferisce.
Se il cliente richiede solo lo spot in bianco (ovvero la sola voce), il nostro lavoro si ridurrà al solo tagliare le versioni non necessarie insieme ai respiri, inviando il tutto in formato wave o, se il file non necessita di ulteriori elaborazioni da parte di terzi anche in MP3 a 192KBPS mono.
Se il copy, lo speaker e il tecnico del suono, o se l’unica persona che si occupa di tutto questo avrà fatto un buon lavoro cercando di rispettare anche solo alcune di queste semplici regole, il risultato sarà uno spot pubblicitario di sicuro successo.