Quando i computer parlano male…Molte persone una volta saputo che sono non vedente mi chiedono come faccio ad usare il computer. Visto che ho trovato l’occasione per farlo vi spiego come funziona:
Non potendo leggere lo schermo in prima persona una voce un pò metallica mi legge tutto cio’ che appare: finestre di dialogo, menù, pagine internet, posta elettronica ecc ecc. Nel mio lavoro prima di interpretare un testo lo leggo con questa voce, lo imparo a memoria e poi lo registro con la mia, che si spera sia un po’ più prosodica e gradevole all’ascolto.
All’inizio fare questo lavoro se non vedi è più difficile: non riesci a memorizzare i testi, nel recitarli gli cambi le parole perchè pensi che in quel modo la frase suoni meglio e, cosa non da poco il fatto che il testo ti sia stato letto la prima volta da una sintesi vocale ti appiattisce l’interpretazione, non te ne fa comprendere subito il senso reale.
Ma a forza di sbagliare e di appiccicare pezzi di testo più o meno riusciti si impara, ed ecco quindi che lo spot non è più un collage ma un testo dall’interpretazione fluida, come se fosse stato letto subito con gli occhi.
Un problema della sintesi vocale che però non è semplice da arginare sono le pronunce dei nomi. Su quelle è molto più facile sbagliare. Se parliamo di spot locali spesso sono gli stessi clienti a omettere la pronuncia corretta di una località, di un nome proprio costringendo lo speaker a rifare lo spot, il che comporta un costo aggiuntivo anche per lo stesso cliente.
Quando poi leggi uno spot con la sintesi vocale se questa sbaglia un nome lo sbagli anche tu, e spesso il nome lo sbaglia anche se il cliente l’ha scritto bene. La mia sintesi, ad esempio, non pronuncia bene la parola telefonino.
E che si fa in questi casi? Si rifà lo spot chiedendo scusa al cliente, col sistema nervoso che ne paga le conseguenze, proprio come sta succedendo ora al sottoscritto.
Se siete curiosi e avete voglia di provare ad usare il computer come lo uso io per cercare di rendervi conto di cio’ che vi ho spiegato cliccate “start”, poi “esegui”, digitate “narrator” (senza le virgolette) e premete invio sulla tastiera.
Il vostro computer inizierà a parlare e a vocalizzarvi gran parte degli oggetti a schermo. Se poi volete provare il software che utilizzo, il più popolare tra i non vedenti cliccate www.subvisionmilano.com andate alla pagina “download” e scaricatevi una delle versioni in italiano di Jaws. Installatelo e il vostro computer diverrà un blateratore provetto, ma solo per 40 minuti… dopodichè trattandosi di una versione demo la voce vi lascerà… al buio. Riaprite gli occhi e tornate ad usare il pc come lo usavate prima che forse è più comodo!
Ah, dimenticavo: tutte le operazioni di apertura finestre, chiusura ecc si fanno con la tastiera, quindi niente mouse. Per muovervi tra le icone e le finestre utilizzate le freccette della tastiera, e il programma vi dirà dove vi trovate al momento. Il sistema funziona anche con alcuni programmi per l’audio come Soni Sound forge e Cake Walk Sonar, volendo potrete provare anche l’esperienza di fare del buon audio col solo uso del vostro orecchio, senza quindi guardare lo spettro grafico.
Postare sul blog mi è servito, mi è passata l’incazzatura.
Buone prove!