Attenti… sono contagiosi! “Bel titolo!” penserete voi, e in effetti avete ragione!
Piuttosto, prima di addentrarmi nello sclero di questa sera voglio chiedere scusa a tutti voi, cari i miei lettori. Diverse cose (lavoro in primis) mi hanno tenuto lontano da questo blog, così era un po’ che non mi facevo sentire.
Non ho scritto per un po’, ma di certo non ho smesso di meditare sulla nostra beneamata voce.
L’altro giorno intrattenendomi allegramente con una persona questa mi ha detto che le avevo fatto venire i complessi, che quando leggeva e si accorgeva di aver pronunciato qualcosa con troppo accento regionale tornava indietro e la rileggeva correttamente.
Questa è una cosa che sarebbe bene fare di frequente, quando si inizia a studiare dizione. Peccato che lei non voglia assolutamente studiare dizione e che, per questo è stata allegramente presa per i fondelli.
Si, perchè una persona che non fa questo lavoro e che non ha un orecchio molto sviluppato non è capace di ascoltarsi, quindi non si accorge della differenza tra una parola pronunciata con l’accento regionale che sente sempre e una pronunciata in italiano corretto. Molti di voi sosterranno che non è vero, che uno se ne rende conto, ma fidatevi… non è così.
Questa persona invece ha una grandissima capacità di ascolto e sta iniziando a correggersi… peccato che lo stia facendo davanti ad altre persone che, non accorgendosi della differenza di pronuncia se la ridono allegramente.
Eh… che ci volete fare… questo è il prezzo da pagare per fare lo speaker, o comunque per parlare in pubblico correttamente. Ma ne val la pena! siete d’accordo?