In questi giorni la mia vita lavorativa mi sta dando motivo di cambiare umore peggio di come farebbe una di quelle teenager fastidiose che poco sopporto. Dicembre per chi fa lo speaker è un mese grandioso, infatti non c’è azienda che non decida di investire in una campagna pubblicitaria per promuovere i propri prodotti.
Questo ovviamente per noi è un fenomeno estremamente positivo, specialmente per gli emergenti come me, che in questo modo hanno l’opportunità di capire quanto siano sulla piazza o meno.
Beh, io personalmente sono rimasto molto soddisfatto, infatti credo di aver lavorato abbastanza. Dicembre è però anche il mese in cui spesso nascono nuove collaborazioni che poi vanno a concretizzarsi a gennaio. Io sono in trattativa con una radio da ottobre, e da quel mese sto investendo energie per avere l’opportunità di lavorare al meglio, e lo sto facendo senza l’aiuto di chi potrebbe semplificarmi molto la vita.
Quando però mi accorgo che la maggior parte dei miei sforzi sono vani allora inizio a pormi qualche domanda: di quanto tempo può aver bisogno un direttore per decidere se metterti alla conduzione di un programma o meno? E’ mai possibile che un mezzo così bello come la radio passi sempre in secondo ordine rispetto al resto? E soprattutto: una volta che la decisione fatidica è stata presa si troverà una persona disposta ad affiancarti che non metta in secondo piano la radio per i suoi impegni personali?
Non posso fare il nome della realtà a cui mi sto riferendo, ma vi assicuro che non si tratta di una realtà poi così piccola. In fondo non chiedo tanto… solo un pò di serieta’ in più!