In questi anni mi sono arrivate diverse richieste di ragazzi che vogliono diventare speaker radiofonici o pubblicitari, insomma lavorare con la voce. Ho quindi pensato di raccogliere qui alcuni consigli per la realizzazione di un buon demo radiofonico o pubblicitario, o che includa sia gli spot che la conduzione.
Il demo per un conduttore radiofonico o uno speaker è il marchio distintivo, è per questo che ci si deve presentare al meglio. Quindi, cosa mettere in un audioreel? Come strutturarlo?
A me personalmente piace che l’editore che mi ascolta possa sentire, prima di un programma radiofonico, di un voice over o di uno spot come parlo nella vita. All’inizio dei miei demo mi concedo quindi massimo 10 secondi per dire chi sono e per ringraziare chi mi sta dedicando il suo tempo ascoltandomi, parlando magari di cio’ che si sentirà dopo. E siccome la radio si fa senza gonfiare la voce, la differenza tra come uno parla nella vita e come parla in radio non dovrebbe essere poi cosi’ marcata, anzi;
dopo il mio breve intervento (rigorosamente solo voce, senza base) mi diverto a scegliere i miei spot radiofonici, i miei voice over o i miei talk in radio migliori tra quelli piu’ recenti, o magari tutte queste cose, se voglio far sentire tutto quello che so fare (io in genere faccio ascoltare prima gli spot radio / TV).
Tra gli spot sto attento a inserire solo quelli per cui ho avuto la necessaria autorizzazione, capita infatti che, producendo materiale per diversi studi pubblicitari a qualcuno di questi non piaccia che le produzioni vengano usate a scopo dimostrativo, ad esempio, sul sito web o sul CD di uno speaker. La stessa cosa vale per i voice over che, se realizzati per un uso interno all’azienda potrebbero contenere informazioni riservate circa le procedure da seguire.
Quando ho scelto 3 o 4 elementi li accodo uno all’altro e passo poi ai talk radiofonici, non senza prima aver inserito un separatore (un effetto sonoro veloce per rendere il tutto piu’ carino).
Nella selezione dei miei interventi in radio sto attento a tutto: ritmo, contenuti, lessico, dizione e durata. Già, perchè il tempo è tiranno e gli editori e i direttori ne hanno sempre poco, bisogna esserne consapevoli. Non ci ascolteranno mai per piu’ di 3 minuti / 3 e mezzo, in genere almeno è cosi’. Dobbiamo quindi fare attenzione a selezionare tutto secondo un filo logico ben preciso e a non superare questi tempi se non vogliamo sprecare fatica.
Potremmo anche voler realizzare un demo con all’interno la sola conduzione radiofonica. In questo caso, avendo a nostra disposizione 3 minuti scegliamo magari un intervento di apertura, un talk in cui si da una notizia e un intervento di 10 o 15 secondi in cui si passa da un disco all’altro disannunciando e annunciando le canzoni, dando magari informazioni brevi sugli artisti. Se il nostro demo è generico, allora diamo solo un assaggio di massimo un minuto per non perdere molto tempo.
E poi? E poi abbiamo quasi fatto. Concediamoci qualche altro secondo (10 o 15) a seconda della durata degli elementi che avremo scelto precedentemente per salutare chi ci ha ascoltato, ringraziare di nuovo e magari ricordare il numero di cellulare… giusto cosi’, non si sa mai che a qualcuno venga in mente di contattarci (del resto il demo lo stiamo realizzando perchè speriamo che qualcuno lo faccia, o no?)
Ancora un ultimo consiglio: io eviterei assolutamente di registrare un demo col cellulare o con il solo microfono del PC, sarebbe come consegnare nelle mani di chi ci potrebbe offrire una opportunità un biglietto da visita graficamente orribile e tutto stropicciato.
Mi rendo conto che non tutti hanno a disposizione uno studio professionale, tuttavia anche adottare semplici accorgimenti tipo registrare in un armadio pieno di abiti e mettersi delle lensuola alle spalle puo’ servire, per esempio a diminuire il riverbero della nostra stanza. Un buon microfono USB tipo il Blue Yeti puo’ fare il resto.
In alternativa, se volete registrare il vostro demo radiofonico professionale e siete di Roma contattatemi, vi ospito volentieri nel mio piccolo ma ben attrezzato project studio per registrare e montare insieme il vostro dimostrativo. Potrete poi riceverlo via mail, sulla vostra pennetta USB o su un CD. Per ascoltare un demo montato dal sottoscritto premi “play” e ascolta il mio demo radiofonico oppure, se preferisci ascoltare una voce femminile ascolta la demo di Sunny Valerio, speaker doppiatrice giovane, ma a mio avviso davvero brava che, per realizzare il montaggio del suo demo radiofonico si è avvalsa della mia collaborazione.
Cos’altro fare dopo aver registrato il demo? ah già… inviarlo alle radio, incrociare le dita e sperare. E se le risposte non arrivano non disperare, ma anzi prendere il silenzio come uno stimolo per migliorare ancora, ri registrare il demo e riprovare, sperando ovviamente di essere più fortunati. Perchè nella radio bisogna trovarsi, più che in altri lavori nel posto giusto al momento giusto.
Buon lavoro con la voce!