“Qual’è il segreto del sorriso di Mario? Fa un lavoro che gli piace!”
Ho preso in prestito l’inizio di una nota pubblicità che vediamo in TV in questo periodo perchè credo che una delle cose piu’ belle della vita sia fare un lavoro che piace.
Il mio lavoro non solo mi piace, ma mi stupisce ogni giorno. In una sessione di registrazione infatti, con la voce si possono esprimere stati d’animo, emozioni profondamente diverse tra loro, passando magari da uno spot grintoso ad un over sound per un documentario, il tutto in pochi minuti.
Parte del mio lavoro consiste anche nella registrazione di casting, ovvero di provini su parte. il committente mi manda una parte del suo testo e io la incido gratuitamente per permettergli di valutare se la mia voce è utile al suo progetto o meno. Dai casting la maggior parte delle volte non ci si guadagna a in termini di soldi, ma questi rappresentano secondo me una ottima possibilità per fare esercizio.
Oggi un cliente mi ha richiesto la registrazione di un monologo per reclutare degli speaker con diversi accenti autentici: il veneto, il romano e un piu’ generico accento meridionale.
Io sono il cosìddetto “romano de roma”, nato e vissuto nella capitale. Tuttavia non ho mai amato particolarmente il mio dialetto, i miei genitori mi hanno sempre corretto sin da piccolo e per cui non ho mai avuto inflessioni dialettali troppo marcate.
Oggi ho però tentato di concentrare le mie capacità dialettali in un minuto circa, registrando un monologo ricco di luoghi comuni, espressioni tipiche, riferimenti alle specialità culinarie capitoline, che mi auguro faccia trasparire oltre che un po’ di svogliatezza (tipica del romano sempre un po’ scocciato) anche un pizzico di simpatia. L’ho inciso a braccio, perchè fosse il piu’ spontaneo possibile.
Cosa ne pensate?